Famiglia
Cooperativa sociale Cerchi dacqua
Un luogo per le donne che hanno subito violenza. Un aiuto a uscire dal dramma per loro e per chi vuole loro bene
Cooperativa sociale Cerchi d?acqua
corso Lodi 24 – 20135 Milano
via Piacenza 8 – 20135 Milano
tel. 02.54107608 fax 02.54011182
info@cerchidacqua.org
Presidente: Simona Scalzi
Obiettivo: offrire servizi alle donne che hanno subito violenze
Cerchi d?acqua. È il nome della cooperativa nata a Milano, a seguito delle numerose richieste di aiuto psicologico, come centro di elaborazione del trauma della violenza. Cerchi d?acqua è un luogo rivolto non solo alle donne, ma anche ai loro familiari, partner e amici. La violenza, infatti, coinvolge anche chi vive accanto a una donna che l?ha subita, generando sofferenza e disagio. L?équipe di lavoro ha maturato la propria esperienza attraverso un training teorico-pratico basato sulla metodologia d?accoglienza elaborata dall?associazione Casa di accoglienza delle donne maltrattate, nata a Milano nell?86 e con la quale la cooperativa mantiene stretti contatti.
L?équipe di Cerchi d?acqua è costituita da due coordinatrici del centro d?accoglienza e da consulenti dell?accoglienza: volontarie che accolgono e gestiscono le prime richieste di chi vive un disagio. Fanno inoltre parte dell?équipe psicoterapeute e psicologhe, avvocate esperte in diritto di famiglia e penale, formatrici, educatrici, animatrici e psicopedagogiste. Non viene tralasciato l?aspetto occupazionale con la presenza di consulenti d?orientamento al lavoro e di sostegno all?attività professionale. Tra i servizi del centro di accoglienza della cooperativa, che iniziano dal primo contatto con il centralino telefonico, vi sono, per esempio, il sostegno psicologico individuale e la psicoterapia, anch?essa individuale. Sono stati poi attivati quattro gruppi di auto aiuto quindicinali. Due sono rivolti alle donne che hanno subito maltrattamenti all?interno della coppia, uno a quante hanno subito violenze sessuali nell?infanzia e uno alle giovani che subiscono violenza all?interno della stessa famiglia. Non va dimenticata la prevenzione per promuovere la cultura della non violenza e del rispetto dell?altro.
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